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  • Damiano Cecchelin

Globi celesti realizzati da Antonio Cecchelin sul modello di Vincenzo Coronelli del 1688

Aggiornamento: 16 ott 2021



Sono a Venezia da oltre tre secoli, sono i due esemplari unici di globi – quello terrestre e quello celeste – realizzati nel 1688 da Vincenzo Coronelli per la Serenissima Repubblica e destinati alla “Libreria di San Marco”, la Biblioteca Nazionale Marciana.

La vita di Coronelli affascina per la sua complessità: figlio di poveri artigiani, diventa frate francescano nel convento dei Frari a Venezia e inizia la sua attività di costruttore di globi. I primi li realizza per il duca di Parma nel 1678. L’ambasciatore di Francia li vede e, conquistato dalla loro bellezza, convince Padre Vincenzo a seguirlo a Parigi per realizzare una coppia di globi – terreste e celeste – da offrire in dono a re Luigi XIV per la reggia di Versailles. Coronelli parte con una squadra di “marangoni” al seguito che gli servono per costruire le due gigantesche opere che saranno di quasi 4 metri di diametro.


È l’inizio di un ventennio di successi: geografia e astronomia sono scienze che si vanno diffondendo in Europa e nobili e patrizi vogliono avere quei globi disegnati – progenitori dei mappamondi – che illustrano la terra e la volta celeste secondo le conoscenze dell’epoca. Dalla coppia dei globi francesi manoscritti, Coronelli pubblica poi una serie di riduzioni a stampa. Anche i due globi che regala alla Serenissima sono riduzioni dai francesi di 1,6 metri di diametro, ma il globo celeste della Marciana ha una particolarità in più: montato con le prove di stampa, riporta una parte dei testi scritti a mano, di pugno dello stesso Coronelli.


È propino a quest'ultimo globo celeste conservato alla Biblioteca Nazionale Marciana a Venezia che si ispirano delle opere anch'esse uniche di Antonio Cecchelin che ricreò su sfere di vetro blu cobalto di Murano il planisfero di Coronelli.



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